Live Performance a cura della Scuola Internazionale di Comics presso la Comics City
Il 20 luglio 1969 “un piccolo passo per un uomo” diventava un “passo gigante per l'umanità”: Neil Armstrong lasciava la sua impronta sulla superficie del nostro satellite. E insieme a lui tutti noi, nell'assistere a uno sbarco che sembrava impossibile, abbiamo compiuto quel piccolo percorso che nella sua eccezionalità ha ridefinito il concetto stesso di universo.
Nel 50esimo anniversario di questo straordinario avvenimento, la Scuola Internazionale di Comics dedica allo sbarco sulla Luna la performance live dei propri docenti scegliendo di avvalersi del linguaggio vibrante e onirico dell'Illustrazione.
Un unico grande pannello, un'illustrazione arrichita giorno dopo giorno di dettagli, particolari, sfumature e suggestioni, attraverso il contributo di 4 docenti che si sono alternati nella lavorazione: Cristina Mancini, Laura Cortini, Giampiero Wallnofer e Roberto Petrongari sono docenti dei corsi di Illustrazione e Fumetto della sede di Roma della Scuola Internazionale di Comics oltre che professionisti affermati negli ambiti di loro competenza.
Diverse sensibilità e diversi stili al servizio di un unico grande tema: “Guarda che Luna” una celebrazione artistica di uno degli eventi che più di ogni altro ha segnato il secolo scorso.
Non è un caso che il titolo scelto rievochi la famosa canzone di Fred Buscaglione del 1959, un successo senza tempo e un brano che attraversa in maniera trasversale le generazioni successive grazie a una serie interminabile di cantanti che la hanno interpretata.
È infatto proprio nella suggestione della musica che la performance acquista la sua cifra stilistica: ogni giorno la sessione di live drawing accompagnata da un'esibizione musicale curata dallo staff di Sound Design e Music Composition della Scuola Internazionale di Comics.
Nei secoli la Luna ha ispirato poeti, filosofi, musicisti e narratori, la conquista dello spazio nelle epoche più recenti ha scatenato i più visionari autori di fantascienza, il corpo celeste a noi più vicino ha da sempre esercitato un fascino innarestabile sull'uomo. È questo potere espressivo celebrato attraverso un work in progress narrativo che unisce in modo inedito due linguaggi universali come il disegno e la musica.