Gli autori della Scuola Internazionale di Comics hanno interpretato la libertà creativa dei moti del 1968, un anno e una corrente che hanno ristabilito le basi della società occidentale e non solo. 12 stili, 12 storie professionali, 12 esperienze per un unico tema: il '68. Un anno che non è fatto di sole cifre, né di solo eventi di cronaca ma di una forza dirompente che ha saputo scardinare una società basata su moralismo e ipocrisia e ha gettato le basi per una nuova espressione da parte dei giovani, della moda, della cultura e della musica. Un vento rivoluzionario che è arrivato fino a noi.
Film, canzoni, arti figurative e letteratura si sono ispirati alla corrente libertina del '68 per attingere a piene mani dai simboli di quella rivoluzione culturale.
Durante la XXIV edizione del Romics in collaborazione con la Scuola Internazionale, una serie di artisti di fumetto, che lavorano per il mercato nazionale e internazionale e che insegnano presso la sede di Roma della Scuola Comics, hanno eseguito una sessione di Live Painting giornaliera in cui hanno dato vita con l'inconfondibile linguaggio del fumetto al variopinto codice espressivo legato all'immaginario scaturito al 1968.
Un'espressione “in diretta” della loro arte: nata sotto gli occhi dei visitatori, durante i giorni della manifestazione romana, una vera e propria galleria d'arte. Una mostra d'arte in continua trasformazione.
Tra gli autori che hanno offerto il proprio contributo per la mostra: Midori Yamane, Paolo Zeccardo,Valentina Brancati, Giampiero Wallnofer, Francesco Lo Storto, Cristiano Crescenzi, Emanuel Simeoni, Matteo Simonacci, Mario Rossi,Fabio Mantovani, Alessio Avallone, Gianfranco “Passepartout” Tartaglia.