Luca Aloisi nasce, in un giorno compreso tra il 4 e il 7 Febbraio,da un’arpista e un marinaio;Cosa che lo porterà a maturare un discreto interesse e una duratura ignoranza nei fondamenti della musica e della navigazione ,arrivando ad esibirsi e non classificarsi a concorsi di musica strumentale in località di mare. Giovanissimo imbraccia la sua prima penna avviando una lunghissima serie di disegni di topi, fino all’incontro con le opere di Jacovitti che lo indirizzerà al disegno compulsivo di lische e salami per terra, indifferentemente dallo scenario, tema o genere filmico di ispirazione. A questo periodo risale la prima firma riconoscibile nelle sue illustrazioni:”Alo87” che porterà convinto, fino alla maggiore età, intuendo erroneamente che il numero seguente la firma di un artista fosse da ricondursi alla sua data di nascita e non all’anno di realizzazione… l’avvento dei nickame e di internet contribuiranno a rafforzare questa sua convinzione. Dopo un lungo procedimento con l’Anagrafe ottiene una data di nascita unica e il 4 diventa, tramite una selezione senza titoli, il suo numero fortunato. Vince il secondo posto in un concorso letterario regionale, presentando una striscia di fumetti con protagonista un albero, divenendo così una personalità importante all’interno della complessa rete sociale della 2a B elementare. Rafforza, così, la sua identità artistica. A circa 8 anni finisce, assieme al fratello, la sua prima opera incompiuta: Una parodia a fumetti di Star Wars sospettosamente simile a quella della ben più famosa Silvia Ziche, analogia che, l’ Aloisi, negherà anche negli anni a venire. A 12 anni il sodalizio con Iannini del banco di fronte lo vedrà co-autore e co-disegnatore della sua prima opera integrale: Una parodia di Star Wars sospettosamente simile alla precedente. La passione per le storie si divide negli anni tra il disegno e il teatro e , con l’amico Usai del banco a Nord-Ovest, a soli 17 anni scriverà dirigerà e reciterà uno spettacolo teatrale nella splendida cornice di Canale Monterano, riuscendo in un Sold-Out alla prima serata; grazie anche al tutt’altro che esiguo numero di amici ,parenti e una giornalista di Viterbo che a quel teatro aveva l’abbonamento. Negli anni a venire proseguirà gli studi più volte. Matura diverse esperienze lavorative senza mai lasciare il teatro, dove ricoprirà più ruoli fuori e dentro il palco o fuori dal teatro stesso. Non rimane distante dal disegno che lo vedrà autore di strisce umoristiche presso piccoli giornali di quartiere, rifiutando la satira politica e mascherando, secondariamente, la sua ignoranza in materia in orgoglio artistico. Durante il periodo universitario conosce altri artisti di chiaro talento come il Federico e fa la conoscenza di Giorgia che, anni dopo gli regalerà delle splendide penne professionali tentando di sostituirle alla bic mozzicata ormai divenuta elemento distintivo. Nel 2019 viene affiancato nella realizzazione delle tavole da un pappagallo di nome Jack che, si limiterà a rubare gli strumenti del mestiere e buttarli per terra. Muore il 9 settembre 2019 per narcolessia da scrivania lasciando una biografia incompleta. Si risveglia il 10 settembre 2019. Un fatto curioso: La saga di Star Wars non è nella classifica dei suoi film preferiti.